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Christina Grimmie: “Solo in Cristo trovo la mia speranza”.

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Da qualche giorno a questa parte abbiamo scoperto che Christina Grimmie, la cantante assassinata da un suo fan, è morta per un atto di odio verso la sua fede.
Christina, infatti, era cristiana e non aveva vergogna di dirlo, testimoniava con determinazione e convinzione la sua fede. Nel brano In Christ Alone, Christina canta: «Solo in Cristo si trova la mia speranza. Lui è la mia luce, la mia forza, la mia canzone, questa pietra angolare, questa terra ferma. Il mio Consolatore, il mio Tutto in tutto, qui nell’amore di Cristo, io sto».

Pochi l’hanno notato, la notizia non ha fatto molto scalpore, la fede di Christina sembra essere stata esclusa da buona parte del mainstream, nonostante di solito notizie del genere facciano molto clamore, ma forse solo se non riguardano i cristiani.
Molti sono infatti gli atti di bullismo verso i cristiani e le derisioni verso la fede stessa, ma sembrano rimanere nel silenzio. Come il caso del ragazzo inglese legato ad una croce appesa al muro e umiliato con scritte blasfeme sul corpo; oppure il crocifisso distrutto in Cile, nella chiesa della “Gratitud Nacional” di Santiago e, infine, gli studenti atei che pochi giorni fa hanno vandalizzato le pareti della cappella dell’Università Autonoma di Madrid con scritte inneggianti l’educazione laica e l’aborto.

<<C’è da ricordare>> scrive ancora Christina  sul suo sito web<<che la fede cristiana è l’unica religione al mondo incentrata non su una serie di regole, ma su una relazione personale. Mentre le altre religioni dicono ‘fa’ questo’, ‘obbedisci a quello’, ‘sacrifica quello’ in modo da trovare la verità e la luce, Gesù dice soltanto: io sono la via, la verità e la luce. Il cristianesimo si basa una persona. Il cristianesimo è una relazione, non una lista di cose da fare». Infine, conclude in modo profetico: «Anche se dovessimo perdere la nostra vita, non c’è nulla di più importante che seguire Gesù come siamo capaci».

Auguriamo a Christina che adesso sia veramente libera di restare accanto a Gesù, del quale diceva con amore: “He is my Lord and Savior”, “Lui è il mio Re e Salvatore”.

 

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Dazn alza di nuovo i prezzi: da agosto il nuovo piano tariffario

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Dazn, il servizio a pagamento in streaming di eventi sportivi, sia in diretta che in differita, tra cui la Serie A di calcio, ha comunicato un aumento dei prezzi per i vari pacchetti di abbonamento per la prossima stagione sportiva.
Secondo i nuovi piani, l’abbonamento annuale Plus passerà da 539 a 599 euro (100 € in più rispetto allo scorso anno). Il piano Standard aumenterà a 399€.
Il mensile Standard costerà 34,99 euro, qualora l’utente decida di sottoscrivere un abbonamento di 12 mesi.

Già a gennaio, Dazn aveva aumentato il piano tariffario.

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Italia e 12 Paesi inviano una lettera ad Israele: “Aprire valichi per gli aiuti a Gaza”

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I ministri degli Esteri dell’Italia e di 12 Paesi (Canada, Danimarca, Francia, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Svezia, Australia, Finlandia, Germania, Giappone e Corea del Sud coordinati da Antonio Tajani in quanto Italia presidente del G7) esortano in una lettera, all’omologo israeliano Israel Katz, il governo di Israele “a consentire l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso tutti i valichi pertinenti, compreso quello di Rafah”.

I 13 Paesi chiedono “ulteriori passi”, a partire dalle azioni per proteggere i lavoratori delle organizzazioni umanitarie e i giornalisti.

“Bisogna lavorare per un cessate il fuoco sostenibile per evitare ulteriori vittime, per consentire a più aiuti di raggiungere la popolazione di Gaza e per permettere la ricostruzione del sistema sanitario”.

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Giornata contro l’Omofobia, parla Mattarella: “Non bisogna rassegnarsi alla brutalità, inaccettabili aggressioni e discorsi d’odio”

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In occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato le istituzioni a impegnarsi “per una società inclusiva e rispettosa delle identità”. Ecco le sue dichiarazioni:

“L’intolleranza per il diverso, l’indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica. L’Italia non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d’odio, aggredite verbalmente e fisicamente. I principi di eguaglianza e non discriminazione sanciti dalla nostra costituzione, sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana. Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l’omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte”.

Poi, aggiunge: “Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità. La violenza dei giudizi, di cui tanti cittadini sono vittime solo per il proprio orientamento sessuale, rappresenta un’offesa per l’intera collettività. L’impegno delle istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità”.

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